HOCKEY SU PRATO
L’hockey è l’unico sport in cui mezza squadra esce dal campo e mezza entra senza neppure fermare l’azione.
Uno sport da gentiluomini giocato dalle donne…

In Inghilterra, il paese dove ha visto gli albori, l’hockey su prato era considerato uno sport «da gentiluomini».
Già dal 1895 le hockeiste, in Inghilterra, dopo aver “scandalosamente” stabilito di adottare le medesime regole di gioco (ma col gonnellino) della già costituita Hockey Association (maschile), chiesero con forza di entrare a farne parte, ricevendo un netto rifiuto.
Nacque la separatissima federazione femminile inglese (ancora oggi vige la norma che nessun uomo possa avere cariche direttive nelle società e nella federazione femminile inglese) e successivamente la federazione internazionale esclusivamente femminile (IFWHA), la quale solo nel 1982 accettò di fondersi con la Federazione Internazionale di Hockey.
Non è il calcio
Leggendo dell’hockey su prato spesso ci è capitato di imbatterci nell’affermazione che “È una disciplina sportiva che ha molte somiglianze con il calcio”. Niente di più sbagliato. Di somigliante con lo sport più seguito e praticato del mondo c’è che si gioca in 11, che il campo ha più o meno le stesse dimensioni, anche se è leggermente più piccolo, e che per vincere bisogna segnare un gol più dell’altra squadra. Le somiglianze finiscono qui perché ad hockey si gioca con un bastone con il quale bisogna colpire una pallina di dimensioni molto più piccole di quelle di un pallone di calcio. Ovviamente, anche per l’incolumità degli atleti, è proibito usare la mazza come un randello per colpire l’avversario. La palla può essere colpita solamente con la parte terminale piatta del bastone e le sostituzioni possono essere effettuate in qualsiasi momento senza avvisare nessuno ne fermare il gioco. Gli arbitri sono due e il tiro verso la rete avversaria vale solo se esercitato dall’interno dell’aria di tiro. Se fino a qui l’hockey vi sembra interessante aspettate a leggere il resto.

I RUOLI DELL’HOCKEY

PORTIERE
Il ruolo più difficile. Un guerriero con la sua armatura.

DIFENSORE
Occhi aperti sugli avversari e bastone a terra.

CENTROCAMPISTA
Veloce e pronto a ribaltare la situazione

ATTACCANTE
Ha il compito di finalizzare l’azione con una rete
LE REGOLE PRINCIPALI
Le regole dell’Hockey su prato, stabilite da un’apposita commissione della Federazione Internazionale, non sono moltissime. La prima parte è dedicata alle misure del campo, alla composizione delle squadre e all’equipaggiamento dei giocatori. La durata della gara, così come la composizione dei giocatori in campo, dipendono dalla categoria in cui si gioca. Ad esempio, normalmente una gara viene giocata in quattro tempi da 15 minuti l’uno, ma per gli Under 14 vengono giocati due tempi da 25 minuti e per l’Under 12 tre tempi da 14 minuti.
Lo scopo del gioco è segnare il maggior numero di reti ed i punti in classifica vengono assegnati come nel calcio: 3 a chi vince, 1 per il pareggio e 0 per la sconfitta.
I giocatori di ruolo non possono toccare la palla con nessuna parte del corpo e la devono colpire con la parte piatta del bastone. Il portiere, che deve obbligatoriamente indossare l’equipaggiamento protettivo, può colpire la palla, all’interno della propria area di rigore, con qualsiasi parte del corpo.
Se un fallo viene commesso da un difensore all’interno della propria area di tiro viene accordato un tiro di angolo corto. Anche se un difensore invia intenzionalmente la palla oltre la linea di fondo viene accordato un tiro di corto. Un tiro di rigore viene invece accordato per un fallo commesso da un difensore nella propria area di tiro che impedisca la probabile segnatura di una rete. Il normale tiro d’angolo viene invece battuto con il gioco che viene ripreso dalla linea dei 23 metri.
GLI ARBITRI
Arbitrare una gara di Hockey è un modo molto impegnativo di partecipare al gioco. L’arbitro, oltre ad essere imparziale, deve conoscere a fondo il regolamento ed avere anche buone capacità di concentrazione. Gran parte della bellezza di questo sport sta proprio nella velocità del gioco e l’arbitro deve impedire che il gioco sia troppo spezzettato applicando la regola del vantaggio per favorire la fluidità del gioco.
Allo stesso tempo le infrazioni intenzionali devono essere prontamente punite cosi come i falli duri e anti sportivi.
Le gare vengono arbitrate da due arbitri ognuno responsabile di ciò che avviene nella propria metà campo.
DIFFERENZE DI REGOLAMENTO PER CATEGORIE
REGOLAMENTO
- CAMPO DI GIOCO: 91,40m. X 55m.
- NUMERO GIOCATORI: 11
- NUMERO MINIMO GIOCATORI IN CAMPO:
- DURATA DI GIOCO: 60′ (4 tempi da 15 minuti)
- TIRO DI ANGOLO CORTO: 5 difensori (portiere compreso) sulla linea di porta
UNDER 14
- CAMPO DI GIOCO: 55m. x 45m.
- NUMERO GIOCATORI: 7
- NUMERO MINIMO GIOCATORI IN CAMPO: 5
- DURATA DI GIOCO: 50′ (Due tempi da 25′)
- TIRO DI ANGOLO CORTO: 5 difensori (portiere compreso) sulla linea di porta.
UNDER 12
- CAMPO DI GIOCO: 44m. x 25m.
- NUMERO GIOCATORI: 5
- NUMERO MINIMO GIOCATORI IN CAMPO: 3
- DURATA DI GIOCO: 42′ (Tre tempi da 14′)
- TIRO DI ANGOLO CORTO: 3 attaccanti e 2 difensore (portiere compreso) sulla linea di porta.
*In alto è riportata l’anno di entrata in vigore del regolamento.
Per punire le infrazioni gli arbitri possono utilizzare tre tipi di cartellino: giallo, rosso e verde. Ovviamente c’è anche il richiamo verbale che dovrebbe mettervi sull’allarme: alla prossima scatta la sanzione. Per ogni infrazione il giocatore responsabile potrà essere.
- ammonito ed espulso temporaneamente per 2 minuti di tempo effettivo (cartellino verde)
- espulso temporaneamente per un minimo di 5 minuti di tempo effettivo (cartellino giallo)
- espulso definitivamente per tutta la durata della partita (cartellino rosso)
L’arbitro può decidere, a sua discrezione, quale sanzione infliggere. Certo è che il gioco antisportivo, quello violento e le proteste non vengono viste di buon grado.
IL TIRO CORTO
Nell’Hockey su prato, oltre che al calcio di rigore, da cui difficilmente si può trovare scampo, la squadra in attacco ha un’altra possibilità di segnare una rete: il tiro di angolo corto. Si, lo so. Anche a noi questa definizione fa venire la pelle d’oca. Come può un tiro d’angolo essere corto? Tralasciando il problema linguistico andiamo al nocciolo della questione. Quando un difensore commette un fallo nella propria area sono guai. Toccare la palla con il piede all’interno della propria area di tiro è fortemente sconsigliato perché poi i cattivi attaccanti avversari hanno una seria possibilità di segnare grazie al tiro corto. Ci aiutiamo con il regolamento ufficiale per vedere come si batte:
- La palla viene posizionata sulla linea di fondo all’interno dell’area di tiro ad almeno 10 metri dal palo della porta dal lato preferito della squadra in attacco. L’attaccante incaricato di battere l’angolo deve colpire la palla indirizzandola verso i compagni piazzati all’esterno dell’aria di tiro.
Nessun difensore né attaccante ad eccezione di chi esegue il tiro o il push dalla linea di fondo si può trovare a meno di 5 metri dalla palla quando viene eseguito il tiro o il push. - Non più di cinque difensori (ma il numero cambia a seconda della categoria), compreso il portiere si trovano oltre la linea di fondo senza toccare con piedi, mani e bastoni il terreno all’interno dell’area di tiro. Gli altri difensori si trovano al di là della linea di metà campo. Occhio che finché la palla non è giocata dall’attaccante incaricato del passaggio nessuno può entrare nell’aria di tiro. La situazione è di stallo. Tutti aspettano che la palla esca fuori dall’area di tiro.
- Dopo aver giocato la palla, il giocatore che ha eseguito il tiro o il push dalla linea di fondo, non può giocarla nuovamente né avvicinarsi ad una distanza di gioco dalla palla fino a quando non sia stata giocata da un altro giocatore e una rete non può essere segnata fino a quando la palla non sia uscita dall’area di tiro.
- Quando la palla esce dall’area di tiro può essere giocata e l’attaccante può scegliere se tirare subito in porta o giocare la palla.
EQUIPAGGIAMENTO GIOCATORI
Anche se l’hockey su prato non è uno sport di contatto, nel senso più proprio del termine, ed i contrasti fisici sono ovviamente molto ridotti, in quanto punibili, l’utilizzo del bastone e il fatto che la pallina è molto pesante rende comunque necessario l’impiego, per tutti i giocatori di ruolo, di alcuni strumenti di protezione utili ad evitare al minimo eventuali infortuni. A parte quindi la divisa sociale, composta da maglia e pantaloncini, gonnellino per le ragazze, ogni giocatore deve indossare un paradenti e dei parastinchi, fortemente consigliati per le categorie maggiori e obbligatori per le categorie giovanili. Per chi vuole, poi, può risultare utile l’uso del guanto per la mano che regge il bastone che protegge da possibili colpi. Per il portiere è invece previsto un altro tipo di equipaggiamento molto più protettivo.

PROTEGGI MANO
Per parare il portiere utilizza il bastone e questi paramani con cui può respingere i tiri degli avversari.

COPRI GAMBE
I gambali proteggono le gambe. vengono indossati insieme al copri scarpe.

COPRI SCARPE
Usato per proteggere i piedi. Utilissimo per respingere la pallina.
IL PORTIERE

Nell’Hockey su prato il ruolo del portiere è un ruolo davvero molto particolare e difficile in cui è richiesta una capacità di concentrazione particolare dove il senso della posizione è fondamentale. Spesso la pallina scagliata dagli attaccanti avversari assume traiettorie strane e difficili da prevedere e poi, essendo molto piccola, è anche difficile da vedere. Per questo il portiere deve cercare di coprire la maggior parte della porta e respingere la palla verso i lati per evitare che questa possa essere ribattuta da altri attaccanti. L’equipaggiamento protettivo, realizzato in policarbonato, è leggero ma comunque limita in parte i movimenti del portiere che deve possedere doti atletiche non indifferenti.
Dei giocatori in campo il portiere è l’unico che ha dei privilegi particolari. All’interno dell’area di tiro può toccare la palla con ogni parte del corpo anche se non può bloccarla sdraiandosi sopra di essa. Ovviamente non può uscire dall’area di tiro se non per tirare un rigore.

IL CASCO
Essenziale per proteggere la testa dalla pallina che, se scagliata ad alte velocità verso la rete, può davvero far male.

IL CORPETTO
Protegge la parte frontale del corpo e le braccia.

PANTALONICINI
Pantaloncini imbottiti e rinforzati sui fianchi per proteggere la parte del bacino.

CONCHIGLIA PROTETTIVA
La classica conchiglia per proteggere le parti intime. Disponibile sia per ragazzi che per ragazze.

VIENI A GIOCARE CON NOI
L’hockey su prato è uno sport divertente da giocare, guardare e arbitrare. E’ uno sport completo, in quanto impegna tutti i settori del nostro organismo, e in grado di sviluppare capacità di resistenza, forza, ritmo e agilità.
Dal punto di vista fisico influisce in maniera determinante Allo sviluppo della coordinazione motoria mentre da un punto di vista mentale aiuta moltissimo a sviluppare condizioni necessarie per l’inserimento nella vita sociale. Disporre durante il gioco di un bastone, possibile fonte di lesioni, permette di evidenziare come un giocatore debba acquisire grandi capacità morali per controllare i propri istinti e le proprie reazioni.
Ma da quale età si può cominciare a giocare a hockey? La Lazio Hockey organizza una preparazione propedeutica per bambini dai 5 ai 10 anni dove s’insegna, attraverso il gioco, a familiarizzare con questo sport e i suoi strumenti. A partire dagli 11 anni i ragazzi cominciano i tornei giovanili della Federazione Italiana Hockey.