La gara con il Butterfly, ultima della Coppa Italia, è appena finita e in sala stampa ci accoglie un Luca Angius visibilmente soddisfatto malgrado la sconfitta.

Quattro gare, due pareggi, due sconfitte, nessuna vittoria. Quarti in classifica davanti alla HC Roma ultima. Facciamo un bilancio al termine della Coppa Italia:

“Se uno prende e guarda la classifica giustamente può dire che non è certamente un bilancio positivo. Sei arrivato penultimo, non hai mai vinto, hai pareggiato due volte e quindi, ovviamente ed è evidente, i numeri ci condannano. Ma io che ho lavorato con i ragazzi giorno dopo giorno so da dove vengono queste prestazioni e come i ragazzi hanno giocato le partite rispetto a quello che avevo chiesto loro. Alla fine, posso dire che il mio bicchiere, come si dice in questi casi, è più che mezzo pieno. Potremmo dire che è pieno per tre quarti. Sono quindi abbastanza contento di come ha risposto alla squadra con l’eccezione della gara contro la Roma. Con la Tevere Eur abbiamo fatto una grande partita così come con la Polisportiva Valverde e con la Butterfly. L’unica recriminazione è proprio su quella partita con la Roma dove dovevamo fare molto meglio. Magari vincendo quella gara avremmo potuto giocare le prossime con maggiore concentrazione mettendo pressione anche alle squadre che ci hanno preceduto”.

 Quali sono le cose che ti sono piaciute e quali quelle da correggere?

“Le cose da correggere sono tante. Non ti faccio l’elenco perché ce ne sono e ce ne saranno sempre. Anche la squadra più in forma o i campioni d’Italia non sono perfetti, io lo so bene, ed hanno sempre qualcosa da migliorare. Per cui lavoreremo sul campo per fare meglio e con il nuovo terreno di gioco potremmo prepararci per affrontare la stagione nel migliore dei modi. Vediamo cosa riusciremo a programmare in questo periodo invernale dove saremo impegnati anche nel campionato indoor. La cosa che mi è piaciuta di più è la disponibilità del gruppo. Sono ragazzi intelligenti, tecnicamente preparati e sanno che possono fare meglio”

 Aspettative per la nuova stagione, la prima di Élite?

“Una cosa che ormai è certa, e sulla quale non possiamo farci niente, è proprio il tipo di stagione che la Federazione ha programmato, davvero terribile. Non si può iniziare a metà settembre affrontando le gare della Coppa Italia senza una preparazione adeguata. Ed infatti l’approccio alla competizione, e non faccio un discorso solo per la mia squadra ma lo allargo a tutte le formazioni impegnate, non è certamente dei migliori e non è l’ideale per fare una programmazione adeguata. Fatta questa premessa mi aspetto di fare un buon campionato e raggiungere la salvezza che è l’obiettivo su cui dovranno essere concentrate le nostre forze”.

Un obiettivo alla portata della Lazio?

“Solamente se siamo tutti uniti, se l’ambiente rimane quello sereno e concentrato che ho visto sinora, potremmo riuscire a raggiungere questo traguardo. Tutte le squadre che partecipano all’Élite sono temibili ed attrezzate per far bene e quindi dovremmo giocarcela gara dopo gara senza stare tanto a pensarci. Molto importante sarà avere la disponibilità di un terreno di gioco all’altezza. Con il campo nuovo non avremmo più scuse e toccherà a noi dare il massimo per restare protagonisti del massimo campionato italiano di hockey a lungo”.

Parliamo della rosa degli atleti a tua disposizione. Sei soddisfatto?

“Alleno molti di questi ragazzi da quattro anni e, con alcuni, ho anche giocato. Sono atleti eccezionali, pronti a dare tutto per raggiungere l’obiettivo. Ma il mio pensiero va ai più giovani che si sono uniti solo ora in questo gruppo. E allora mi sento di fare i complimenti a Clayton Lanting, che ha fatto il suo esordio nella gara di sabato, e a tutti gli altri giovani che sono stati inseriti nel gruppo della prima squadra come Edoardo Vinci, Leonardo Urso, Giulio Cammarano e Simone Bianconcini. Sono molto soddisfatto per come si stanno inserendo e per l’intensità e la serietà con cui si alleano. Ovviamente sono ancora giovani ed hanno bisogno di tempo per maturare. Il tempo ce l’hanno, la fiducia pure e sta a loro dimostrare il loro valore continuando ad allenarsi ed impegnandosi: Edoardo ha già fatto il suo esordio, Clayton pure e non è detto che possa toccare anche agli altri. Me lo auguro di cuore”.

È un Luca Angius ben fermo nel presente ma con il pensiero già rivolto al futuro perché questa stagione l’obiettivo è la salvezza ma nel futuro prossimo potrebbe anche essere molto più ambizioso.

M.U.

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