La Lazio conquista la massima serie dell’hockey italiano con un’impresa fatta di determinazione, sacrificio, pianificazione. Nella sfida decisiva contro i giallorossi, la formazione di Luca Angius si è trovata in svantaggio per due volte ma ha sempre trovato la forza di reagire per recuperare.
Avvio molto teso da parte di entrambe le squadre e, visto la posta in palio, non poteva essere altrimenti. Dopo un primo quarto di studio, giocato a ritmi abbastanza lenti, la Roma rompe l’equilibrio al primo vero tiro verso la porta avversaria. Il gol è di Gianluca Aster, lasciato colpevolmente solo in area a battere a rete, che controlla e mette alle spalle di Matteo Palombi. La reazione dei biancocelesti è immediata ma la Roma è squadra pericolosa e temibile. Il pari arriva grazie al primo tiro coro della gara. Ci pensa lo specialista Bruno Stellato a rimettere le cose a posto per l’uno a uno.
Ma la Roma dimostra di essere squadra di grande valore e stringe d’assedio la porta difesa da Matteo Palombi davvero fenomenale in più di una occasione. I giallorossi si trovano a battere ben quattro corti consecutivi, tre dei quali neutralizzati da Matteo e dalla difesa biancoceleste. Il quarto però, grazie al solito Zahid Ullah, passa e la Roma torna avanti. Ci vuole appena un minuto alla Lazio per ritrovare il pareggio con cui si chiude il primo tempo. Il gol di Leonardo Guiducci è davvero meritato per come è stato cercato gara dopo gara.
Come spesso si è visto in questa stagione la Lazio torna in campo pronta ad azzannare l’avversario con una serie di combinazioni veloci che mettono la Roma alle corde fino al gol del 3 a 2 nato grazie ad una magnifica progressione di Claudio Brocco che parte centralmente dalla sua metà campo seminando avversari come birilli, entra in area spostandosi a destra e lascia partire un diagonale imparabile. Per il gioiello biancoceleste un gol di rara bellezza ed eleganza
Ma la gara è tutt’altro che finita perché la Roma non molla ed attacca a testa bassa. La Lazio soffre la pressione degli avversari che prima vanno vicini al gol e poi segnano ma dopo il fischio dell’arbitro che concede loro un tiro corto ignorando la regola del vantaggio.
Dopo lo scampato pericolo i biancocelesti si ricompattano e ripartono di slancio trovando il gol del doppio vantaggio grazie ancora a Bruno Stellato che, sempre su tiro corto, fulmina il portiere avversario.
L’ultimo quarto di gioco vede la Roma continuare ad attaccare e la Lazio difendersi e ripartire con veloci folate offensive. La manovra giallorossa, però, non è più fluida perché la stanchezza si fa sentire ed anche perché la Lazio gioca con grande tranquillità ed efficacia. Sul finire del tempo, però, la generosità dei padroni di casa viene premiata grazie ad una deviazione sotto porta di Sami Ullah. La gara si riapre ma il tempo è poco e alla Roma servono almeno due gol. I biancocelesti, ben posizionati in campo, amministrano con saggezza ogni palla e portano a casa un 4 a 3 che vuol dire promozione. Un successo meritato, reso ancora più prezioso dall’indubbio valore dell’avversario che le ha provate tutte per superare lo squadrone laziale.
Una stagione esaltante, con poche sbavature, grazie anche, e soprattutto, all’opera di Luca Angius che ha saputo valorizzare al meglio caratteristiche e i talenti dei giocatori a disposizione, una rosa di altissimo livello, un gruppo granitico che non ha mai perso di vista l’obiettivo della promozione. Un obiettivo brillantemente centrato e condiviso con tutti i tifosi. Grazie ragazzi.
Max U.