Una Lazio fortemente motivata centra il secondo successo consecutivo del campionato. Sul campo che due anni fa la vide protagonista della promozione in A1, la formazione allenata da Luca Angius vince contro il Pistoia, all’esordio in A1, al termine di una gara combattuta e molto difficile.
L’avvio è di marca biancoceleste, la Lazio chiude i padroni di casa nella propria metà campo e comanda le operazioni con sicurezza e allo scadere del primo quarto passa in vantaggio con un corto di Bruno Stellato. Il Pistoia accusa il colpo e concede campo alla formazione laziale che può premere sull’acceleratore e, a metà del secondo quarto, arrivano le reti di Tomas Gonzalez e Claudio Brocco a fissare il risultato del primo tempo sul 3 a 0.
La gara sembra ormai pienamente nelle mani dei biancocelesti ma il Pistoia torna in campo deciso a vendere cara la pelle e su tiro coro accorcia le distanze. L’incontro gira completamente dalla parte degli arancioni che spingono nel tentativo di riaprire la gara. La Lazio tenta di rispondere agli attacchi dei padroni di casa ma il gioco non è più fluido come nei primi minuti. A metà dell’ultimo quarto il Pistoia passa grazie ad un errore difensivo ed alla palla che s’infila in rete passando tra un nugolo di gambe: 2-3.
Gli ultimi minuti, come potete immaginare, sono da vivere in apnea. La Lazio però regge bene, mantiene la palla e tiene lontano i padroni di casa che, ovviamente, sentono anche la stanchezza per lo sforzo prolungato. Anzi, Edoardo Crema e Manuel Silvetti hanno la possibilità di chiudere prima la gara ma il portiere toscano nega loro la gioia del gol. Finisce comunque con il successo della Lazio che bagna l’esordio fuori casa con un sofferto ma meritato 3 a 2. Ancora una volta, come spesso l’abbiamo vista fare nella passata stagione, la Lazio si concede nella fase finale all’avversario ma, questa volta, si dimostra concentrata ed attenta, a dimostrazione di essere una squadra che sa soffrire senza concedere troppo. Il lavoro da fare è ancora molto ma la strada è quella giusta.
Max U.