Estremamente divertente e molto combattuta. Il girone B/d della Serie B, composto dalle seconde formazioni di Lazio, Potenza Picena, Butterfly e Campagnano, regala gare piacevoli e interessanti. In scena i giovani, contenti di farse le ossa, ed i veterani, soddisfatti di poter correre ancora con il bastone in mano dietro ad una pallina. La Lazio si è presentata a Potenza Picena, per la gara d’esordio, con una formazione sperimentale, forse rimediata per caso a stretto giro di telefono, ma davvero tosta e sorprendentemente combattiva. Alla fine l’ha spuntata la formazione di casa, il Potenza Picena, con una rete proprio sul finale, ma la Lazio ha fatto una figura più che onorevole considerata la giovane età di molti atleti in campo ed il fatto di non avere sostituzioni a disposizione.
I biancocelesti si schieravano in campo con gli Under 16 Leonardo Urso, portiere, Giulio Cammarano, Alessio Fani e Ludovico Urso, con il 2005 Aldo Salvati, in prestito dagli amici dell’AZ Hockey ma ormai laziale d’adozione, con il top player Giulio Brocco, capitano della prima squadra, con il mitico Marco Romano, capitano di questa formazione, e con il Presidente Roberto Brocco. A dare quel tocco in più l’esperienza dei veterani Luca Battaglia, Enrico Bianchini, Stefano Gianvenuti, e Paolo Vaccari.
La partita è subito piacevole. Il Potenza Picena ha il controllo della gara ma la Lazio non sta certo a guardare. Dietro, insieme a Giulio Brocco, sono Giulio Cammarano, Stefano Gianvenuti ed Enrico Bianchini a tenere a bada l’esuberanza degli avversari, mentre il centrocampo con Roberto Brocco e Luca Battaglia è granitico ed attento. La Lazio crea poco ma li davanti Paolo Vaccari è ovunque e sempre presente. Attorno a lui girano Marco Romano, Ludovico Urso e Alessio Fani pronti a sfruttare i precisi passaggi dell’attaccante che fa reparto da solo. E poi c’è Aldo Salvati che è una scheggia impazzita, mai domo, sinistra, destra, attacco, difesa, per lui non c’è differenza basta che ci sia una pallina da inseguire.
I biancocelesti subiscono ma non capitolano ed anzi rispondono colpo su colpo. Un tiro di Ludovico Urso viene parato dal portiere, Paolo Vaccari manca una deviazione al volo. Stefano Gianvenuti si fa male, non ce la fa, viene a mancare anche l’unica riserva per far respirare i più stanchi ma la Lazio non si fa domare. Luca Battaglia, classe pura, giganteggia e Roberto Brocco, dopo tante chiacchiere, finalmente fa vedere di che pasta è fatto.
Nel secondo tempo le due formazioni serrano i tempi. I ritmi sono inevitabilmente bassi ma si corre senza risparmiarsi. Un difensore del Potenza Picena respinge sulla linea un tiro di Giulio Brocco, Leonardo Urso fa un mezzo miracolo su un tiro alto da corto scagliato dall’attaccante del Potenza Picena. Ad un paio di minuti dal termine dell’incontro la squadra di casa passa in vantaggio grazie ad un’incursione sulla sinistra del loro numero 13, il migliore, che mette in mezzo una palla da spingere in rete. La Lazio prova a reagire ma il tempo è poco. Un tiro di Giulio sbatte sul portiere avversario spengendo le residue speranze di rimonta di una Lazio che esce sconfitta ma con l’onore salvo ed il morale alto. Avanti così.
Max U.