Ancora una volta la Lazio si conferma come fabbrica di grandi talenti rafforzando la tradizione che ci vede sfornare portieri di grande livello.
Nella finale di Torino, Serie A1 femminile, la Lazio, pur arrivando terza, ha visto Luciana La Spina ottenere il prestigioso riconoscimento di miglior portiere del torneo.
Luciana ha evidenziato tutte le sue grandi capacità mostrando di possedere doti innate in questo difficile ruolo. Non è che la cosa ci stupisce più di tanto, anzi, conosciamo bene le qualità della nostra numero uno, il suo innato senso della posizione, la sua agilità felina ed i riflessi sempre pronti e all’erta. Tra la disciplina al chiuso e quella su prato c’è una bella differenza soprattutto per il portiere che deve rimanere sempre concentrato e che è chiamato ad interventi anche molto difficili.
Alla sua prima stagione indoor Luciana ha subito venti gol, nove dei quali incassati dal Torino che poi è stato promosso in Elite e a cui, non dimentichiamolo, ha anche parato un rigore.
Il premio vinto da Lucy è il giusto riconoscimento per una ragazza seria, dedita al lavoro e che non si tira mai indietro di fronte alle difficoltà, ma è anche la testimonianza dell’accurato lavoro con cui i preparatori biancocelesti si dedicano alla preparazione dei portieri. E non è un caso che, seguendo le orme del re dei numeri uno Mario Pompili, la Lazio Hockey possa avvalersi di portieri del calibro di Matteo Palombi, Daniele Di Pietro Paolo, Leonardo Urso, Margherita Paolillo, Luca Florimonte e Marco Montaldi, tutti, dal più grande al più giovane, dotati di un grande talento che non nasce per caso ma viene coltivato nel tempo.
Naturalmente siamo certi che, grazie alle sue parate, la Lazio possa puntare alla promozione anche nella specialità su prato.
Max U.