Incontriamo Luca Angius, allenatore e giocatore della formazione che è approdata alla finale promozione di Serie B indoor, al termine della due giorni di Reggio Emilia in cui la formazione biancoceleste ha conquistato la quinta piazza. Certo, non proprio quello che ci si aspettava alla vigilia.

“Lo sport è così – ci dice Luca -a volte si torna a casa senza aver vinto niente perché altre squadre hanno meritato di più ma, aldilà della legittima delusione per il risultato ottenuto, che ovviamente non può lasciarmi soddisfatto, devo dire che il bilancio di questa prima stagione indoor non può che essere positivo. E non mi riferisco solamente all’ottimo girone di qualificazione, in cui abbiamo vinto superando squadre di grande tradizione come Roma, Tevere Eur e Campagnano, ma anche alle gare giocate qui a Reggio Emilia che, a mio modo di vedere, ci hanno visto fare delle prestazioni soddisfacenti con un solo passaggio a vuoto di cui, ovviamente, mi prendo tutte le responsabilità.

Ti riferisci al secondo quarto della gara contro il Villafranca

“Esattamente. È stato l’unico passaggio a vuoto della finale e me ne prendo tutte le responsabilità. Ho adottato una tattica non appropriata alla formazione che stavamo affrontando. Avremmo dovuto rimanere più attenti invece di andare a pressarli così alti. Nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita creando tante occasioni che, per un soffio, non si sono concretizzate. Ed anche contro il Genova abbiamo fatto noi la partita pagando l’unico errore della gara ed un finale troppo nervoso che poteva anche costarci caro”.

Cosa ti resta di questa prima esperienza indoor ?

“L’hockey indoor è molto diverso da quello su prato. La velocità è maggiore e gli spazi sono molto stretti. È una disciplina molto faticosa che contribuisce in maniera determinante alla preparazione fisica di un atleta. Partecipare al campionato di Serie B è stata una scelta lungimirante perché ha consentito alla squadra di mantenersi in allenamento in un periodo nel quale, solitamente, si fatica a restare in forma per mancanza di gare. È stata davvero un’ottima cosa, un’esperienza da ripetere che sicuramente ci aiuterà ad affrontare al meglio la stagione dell’hockey su prato”.

E a proposito di Hockey su prato. Qual è l’obiettivo della Lazio?

“Naturalmente chi mi conosce sa che pretendo sempre il massimo dai miei giocatori e quindi l’unico obiettivo che ci dobbiamo prefiggere è la promozione in Elite.”

Cosa pensi del girone della Lazio?

“E’ un girone difficile e, come in tutti i campionati così corti, appena dieci le gare da disputare, dovremmo fare bene sin da subito senza battute a vuoto. Non dobbiamo dimenticare che solo la prima classificata verrà promossa e con così poche partite a disposizione c’è la necessità di fare subito bene perché poi recuperare può diventare difficile. Tutte le squadre del girone meritano grosso rispetto. A partire dal Pistoia, neopromosso, che vorrà senz’altro fare bene, così come il Cus Pisa che, nella passata stagione è finito nelle ultime posizioni. Le formazioni sarde, Cus Cagliari e HT Sardegna, le conosco bene e non è mai facile affrontarle così come l’HC Roma squadra di grande tradizione che farà di tutto per tornare ad essere protagonista. Sarà un campionato difficile ma noi ci faremo trovare pronti ed agguerriti”

Max U.

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