Sinceramente non riesco a non provare un pizzico di amarezza ed un po’ di delusione per come sono andate le cose nella finale di Reggio Emilia, che ha promosso alla serie superiore Città del Tricolore e Tevere Eur, con la Lazio che ha terminato con un quinto posto pieno di rimpianti.
Ma a mente fredda il bilancio di questa prima avventura non può che essere positivo. La Lazio, alla prima esperienza indoor, tra girone di qualificazione e finale ha giocato tredici gare con dieci vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta realizzando 87 reti e subendone appena 26. La chiave della stagione indoor della Lazio è proprio nell’unica sconfitta contro il Villafranca, formazione di grande tradizione indoor, ma certamente alla portata dei biancocelesti che, inspiegabilmente, si sono concessi alle ripartenze micidiali della formazione veneta che, con quattro reti in tre minuti nel secondo quarto di gioco, hanno demolito tutte le certezze della nostra squadra.
E forse le motivazioni di questo quinto posto sono esclusivamente psicologiche e sembrano le stesse che, nella scorsa stagione di hockey su prato, ci hanno fatto perdere partite all’ultimo minuto contro squadre alla nostra portata. Nei momenti decisivi delle gare i nostri ragazzi fanno fatica a gestire l’emozione, a controllare la gara e a rimanere calmi e sereni. Le qualità tecniche ci sono e tutti i giocatori della rosa a disposizione di Luca hanno mostrato grandissimi progressi sul piano del gioco, ma caratterialmente c’è ancora molto da lavorare.
Ed allora non resta che seguire le indicazioni di Luca Angius, senz’altro la migliore guida possibile, e rituffarsi anima e corpo nel campionato su prato che ci attende. Il cammino sarà duro e pieno di insidie e ci vorrà l’aiuto di tutti, degli atleti, della società e dei tifosi. I biancocelesti, grazie anche a qualche rinforzo in arrivo, può senza dubbio puntare alla promozione in Elite. Io ci credo.
Max U.