Una domenica da ricordare per l’hockey femminile al Tre Fontane, palcoscenico di ben cinque gare tutte in rosa. Serie A1, Serie A2 ed Under 12, queste le categorie per le quali si è giocato. A far la parte del leone, malgrado fosse in programma la gara di Serie A1 tra San Saba e Polisportiva Ferrini, è stata la Serie A2 con in campo Capitolina, Lazio e Città del Tricolore ovvero le prime tre squadre della classifica.
Tutte le meravigliose atlete scese in campo hanno offerto, ai tanti spettatori presenti sulle tribune, uno spettacolo entusiasmante con sfide avvincenti e combattute. Un vero e proprio spot per la diffusione dell’hockey su prato che meriterebbe ben altra considerazione da parte della Federazione, almeno al pari della Serie A2 maschile.
Tante le atlete degne di nota che si sono contraddistinte in questa domenica di hockey al femminile. La Capitolina di Lorenzo Dussi ha dimostrato di essere una formazione di grande qualità con un’ossatura importante formata da atlete di grande spessore. Tra queste, senza far torto a nessuno, citiamo Maria Filizzola, Beatrice Martinetti, Virginia Pucci, Sofia Pougy, Luciana Miranda, Sofia Neri.
Anche Paolo Grazioli, allenatore della Città del Tricolore, può ritenersi soddisfatto delle sue ragazze, nessuna esclusa. A noi sono piaciute molto Victoria Solari, Domitilla Buzzi, Giulia Ascione, Asia Malagutti, Rocio Rodriguez e la bravissima portiere Immacolata Ammesso.
E poi c’è la nostra Lazio con le bravissime Caterina Ladisi, Valentina Sarmiento, Camila Chavez e Clara Segura Brachetta e con una rosa su cui Giampiero Medda e Claudio Brocco possono contare ad occhi chiusi.
È un vero peccato che queste formazioni, insieme alle altre cinque che compongono la Serie A2 femminile, debbano giocare una competizione così difficile con un calendario così compresso ed inusuale che le costringe a giocare due gare nella stessa giornata. Non c’è dubbio che una tale formula non sia proprio congeniale con la regolarità di un torneo che potrebbe trainare l’intero movimento hockeistico femminile.
Max U.