Epica, straordinaria, fortemente voluta. Non abbiamo aggettivi per raccontare questo successo della Lazio contro una sorprendente Cus Cagliari che ha dominato le prime due frazioni di gara per poi cadere proprio sul traguardo, superata da una Lazio tutta cuore e muscoli. Un 4 a 2 che rimarrà per sempre negli occhi degli appassionati, non per il gioco, ma per come è arrivato, grazie ad una gara grintosa e tenace che i giovani atleti biancocelesti hanno saputo vincere con pieno merito.

Avvio di gara tutto per la formazione sarda, piena di atleti dalla grande tecnica, che passa subito in vantaggio sfruttando un tiro corto, l’unico, dei 17 che collezionerà fino alla fine della gara. I biancocelesti, invece, al primo tiro corto a loro disposizione, segnano subito riequilibrando la situazione: 1 a 1.

La formazione sarda sbaglia a ripetizione occasioni su occasioni e la Lazio è in perenne affanno. Ecco allora la mossa geniale di Giulio Brocco: spostare indietro di qualche metro Greggy Catucci, che più di tutti stava soffrendo il ritmo elevato degli avversari, e delegare i compiti offensivi al solo Duarte Maximo Pereyra, veloce e instancabile. Una mossa che porta Gregorio, atleta dotato di una tecnica sopraffina, a dialogare con l’inesauribile Clayton Lanting e a ridurre la pressione sulla difesa.

Il terzo tempo si apre con i ragazzi rossoblu demoralizzati dalle continue parate di uno straordinario Luca Florimonte e con la Lazio che, improvvisamente, ritrova equilibri, stimoli ed i fratelli Rizzo, Francesco e Tommaso, che cominciano a correre su ogni palla disponibile. Il finale è degno di un film. La Lazio passa in vantaggio ma il Cus Cagliari riesce, meritatamente, a pareggiare. A tre minuti dal termine il gol del 3 a 2 di Tommaso, sugli sviluppi di un tiro corto, lancia i biancocelesti verso il successo che arriva con il quarto gol, proprio all’ultima azione di gioco. Sul piano del gioco non sarà stata certamente la partita perfetta ma in quanto a emozioni i nostri ragazzi hanno saputo regalare una grande gioia a tutti i tifosi biancocelesti.

Max U.

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